tra natura, cultura e piatti tipici. Ecco cosa abbiamo pensato per chi vuole trascorrere le festività pasquali sull’Amiata
Il weekend di Pasqua si avvicina e l’osteria Novecento di Bagnoli propone qualche attività da fare all’aria aperta. Tra passeggiate lungo le Vie dell’Acqua, tour nei musei e visite dei borghi ecco tre idee per trascorrere il weekend di Pasqua alla scoperta dell’Amiata e dei suoi piatti con degustazioni all’Osteria Novecento. In vista del weekend di Pasqua l’Osteria è aperta a partire dalla cena di mercoledì 5 aprile fino a lunedì 10 aprile. Da venerdì 7 a lunedì 10 aprile l’Osteria è aperta sia a pranzo che a cena.
LA VIA DELL’ACQUA CHE LAMBISCE L’OSTERIA
“L’Anello dei Molini e La Cascata d’Acqua d’Alto” èun percorso di circa 7 chilometri che attraversa piccoli villaggi, lambisce antichi mulini fino a raggiungere una cascata leggendaria, quella d’Acqua d’Alto che si trova poco distante dall’Osteria Novecento. La passeggiata, di media difficoltà, inizia dalla Porta dell’Orologio (Arcidosso) e prosegue verso il piccolo villaggio di Fornaci, un tempo importante per la produzione di mattoni. Il percorso è arricchito da tracce di storia locale, come ad esempio l’incontro della lapide che ricorda la casa natìa di David Lazzaretti, il Cristo dell’Amiata e dei ruderi del “Mulinaccio”, costruito sulle sponde del torrente Ente. Lungo il percorso, in località Piane, è possibile abbeverarsi alla sorgente di Fonte dell’Acqua Bona dove una leggenda vuole che il nome le sia stato dato da Pia de’ Tolomei, di passaggio da queste parti. Tra piccoli villaggi di montagna e strade all’ombra di imponenti castagni, l’arrivo alla suggestiva Cascata che porta le acque dell’Amiata fino a Siena, è una sorpresa. Sulla strada del ritorno i camminatori, percorrendo vicoli tortuosi, possono ammirare l’antica fabbrica delle Terra Gialla, dove si produceva il colore Terra di Siena, il suggestivo villaggio di Canali e altri 2 antichi mulini, esempio di creazioni umane legate alla forza dell’acqua. Una sosta all’osteria Novecento permette di rifocillarsi e degustare alcuni piatti tipici del territorio, come pici all’aglione (come è quello in foto) o ai funghi e altri piatti tipici di questa montagna.
TRA BORGHI E OSTERIA
L’Osteria Novecento è al centro di due borghi unici: Castel del Piano e Santa Fiora. Ognuno con la propria storia e le proprie peculiarità, mostrano tracce indelebili di storia e cultura. Questo breve tour, da effettuare in auto, conduce alla scoperta di Castel del Piano, il borgo dove si possono scoprire numerose opere della famiglia Nasini (pittori dell’Amiata). I più conosciuti e importanti si trovano all’interno delle principali chiese del paese. Dopo una gustosa sosta all’Osteria Novecento, il viaggio può proseguire verso Santa Fiora, con la sua Peschiera e il dedalo di vie che caratterizzano il centro storico. Quest’ultimo si presta per una passeggiata alla scoperta dei terzieri. Il Parco Peschiera di Santa Fiora è un luogo dove soffermarsi e godere della sua pace. Il parco monumentale, l’Orto del Custode e il parco pubblico sotto la rupe del castello sono di proprietà dell’amministrazione comunale dal 1998. Uno straordinario patrimonio ambientale, paesaggistico e storico: il parco, costruito per la raccolta delle acque del fiume Fiora, già in epoca medievale, sotto il dominio dei conti Aldobrandeschi e Sforza, era utilizzato come allevamento di trote. Una visita importante lo merita il museo delle miniere, in piazza Garibaldi.
UN BIGLIETTO UNICO PER I MUSEI DI ARCIDOSSO CON TAPPA ALL’OSTERIA
Da Sabato 8 Aprile sarà possibile percorrere il centro storico ad Arcidosso, con la visita libera di tutti i musei presenti, anche con un biglietto unico! Un percorso all’interno del borgo medievale in cui si affacciano diverse realtà: la galleria Artereastra Pezzi D’umano, il museo etnografico La Casa dei Secchi & dei Triachi, i quattro musei all’interno di Castello Aldobrandesco Arcidosso. Unire una visita culturale a una “scoperta” gastronomia è quello che ci vuole. In questo connubio tra “arte e cibo” l’Osteria Novecento si inserisce con una proposta di piatti tipici, genuini e realizzati con amore.